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Dichiarazione IMU entro il 30 giugno

Quando presentare la dichiarazione IMU

In linea generale, la dichiarazione IMU deve essere presentata se sono avvenute variazioni rispetto all’anno precedente, per:

– attestare l’esenzione in caso di variazioni di residenza: acquisizione/trasferimento, in quanto le informazioni provenienti dalla banca dati anagrafica non individuano il corrispondente immobile nella banca dati catastale;

– le pertinenze dell’abitazione principale quando sono in numero maggiore di una per categoria catastale (C/2, C/6 e C/7);

– attestare l’esenzione dei terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione;

– attestare il possesso dei requisiti nel caso di immobile concesso in uso gratuito a parenti in linea retta entro il 1° grado (genitori/figli), specificando nelle annotazioni che trattasi di immobile concesso in uso gratuito;

– attestare la riduzione al 75% dell’imposta per l’immobile affittato a canone concordato a studenti per un periodo inferiore a 12 mesi, specificando nelle annotazioni che si tratta di immobile che rientra nella suddetta riduzione. Negli altri casi di contratti di locazione a canone concordato non è necessaria la dichiarazione, essendo prevista a pena di decadenza la comunicazione del Comune per l’aliquota agevolata.

Relativamente alla dichiarazione IMU va, inoltre, precisato che nel caso:

– in cui venga costituito un condominio, la dichiarazione deve essere presentata dall’amministratore del condominio per conto di tutti i condomini; qualora l’amministrazione riguardi più condomini, per ciascuno di essi va presentata una distinta dichiarazione, escludendo in ogni caso gli immobili appartenenti all’amministratore;

– di locazione finanziaria per l’acquisto dell’immobile, anche da costruire o in corso di costruzione con contestuale stipula del contratto di leasing, il locatario deve presentare la dichiarazione IMU entro 90 giorni dalla data di stipula del contratto del contratto stesso, essendo il locatario il soggetto passivo dell’IMU a decorrere dalla data della stipula del contratto e per tutta la durata dello stesso. La società di leasing non ha alcun obbligo dichiarativo;

– di multiproprietà, l’obbligo di presentazione della dichiarazione è a carico dell’amministratore di condominio o delle comunione.

Gli eredi e i legatari che abbiano presentato la dichiarazione di successione contenente beni immobili non sono obbligati a presentare la dichiarazione IMU, poiché gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate che hanno ricevuto la dichiarazione di successione ne trasmettono una copia a ciascun Comune nel cui territorio sono ubicati gli immobili.
Nel caso in cui più persone siano titolari di diritti reali sull’immobile, ciascun titolare è tenuto a dichiarare la quota ad esso spettate. Tuttavia, è consentito ad uno qualsiasi dei titolari di presentare la dichiarazione congiunta, purché comprensiva di tutti i contitolari.

Dichiarazione IMU: come si presenta

La dichiarazione IMU deve essere presentata al Comune sul cui territorio è ubicato l’immobile o – nel peculiare caso in cui lo stesso immobile insista su territori appartenenti a Comuni diversi – la dichiarazione deve essere presentata ad ognuno di essi.
Ovviamente, differenti immobili che sono ubicati ognuno in territori di Comuni diversi devono essere distintamente indicati nelle varie dichiarazioni IMU destinate singolarmente ai Comuni di competenza.

Per quanto attiene alle modalità di trasmissione della dichiarazione al Comune interessato, le istruzioni ministeriali precisano che la dichiarazione può essere:

– presentata direttamente agli Uffici del Comune, che devono rilasciare l’apposita ricevuta, oppure

– spedita all’Ufficio tributi del Comune per posta raccomandata senza ricevuta di ritorno, avendo cura di annotare sulla busta chiusa “Dichiarazione IMU” con l’anno di riferimento, ovvero

– trasmessa al Comune tramite posta elettronica certificata (PEC).

Sanzioni

La mancata presentazione della dichiarazione IMU, laddove prevista, comporta l’irrogazione di una sanzione dal 100% al 200% del tributo dovuto, con un minimo di 51 euro.
L’infedele dichiarazione, invece, determina l’applicazione delle sanzioni dal 50% al 100% della maggiore imposta dovuta.
Le sanzioni, in entrambi i casi, sono ridotte a 1/3 se il contribuente paga quanto dovuto entro il termine per la proposizione del ricorso.
Se le omissioni o gli errori non incidono sull’ammontare dell’imposta viene comunque irrogata una sanzione da 51 a 258 euro, la stessa applicabile in caso di mancata trasmissione entro 60 giorni di documenti, atti o questionari richiesti dai comuni.

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