Ormai, purtroppo, il sistema pensionistico italiano si basa sul criterio della ripartizione, ovvero per pagare le pensioni di coloro che hanno lasciato l’attività lavorativa vengono utilizzati i contributi che i lavoratori e le aziende versano oggi agli enti di previdenza.
A fronte di questa situazione, il TFR, denominato anche “indennità di anzianità” o “indennità di servizio” o “liquidazione”, ha perso la sua antica funzione, ovvero lo scopo di garantire al lavoratore una somma di denaro nel momento in cui perde la sua occupazione, ed acquista quella di strumento utile a costruirsi una propria pensione integrativa.
Questo a far data 2005 con l’entrata in vigore del decreto legislativo 252.
Nall’approfondimento proposto vediamo alcuni aspetti importanti da conoscere al momento della fatidica scelta sul come utilizzare il nostro TFR: fondo di previdenza complementare o in azienda?
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